Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti
Il museo dell’ossidiana espone numerose ossidiane provenienti da diverse località del mondo: dall’Equador e dal Perù, da Pantelleria e da Lipari, dall’area del Mar Egeo e dai Carpazi, dall’ Anatolia, dalla Georgia, dall’Armenia e dall’Etiopia.
L'immagine comunemente diffusa dell'ossidiana è quella di una roccia di colore nero intenso e uniforme, tanto che nei cataloghi dei prodotti industriali, per esempio di autoveicoli, non è infrequente l'impiego della notazione di colore "nero ossidiana". La colorazione tendenzialmente scura del vetro vulcanico è perlopiù legata alla consistente presenza di cristalliti di minerali ferrosi quali la magnetite. Tuttavia, a seguito di processi di ossidazione di alcuni minerali quali il ferro, l'ossidiana può acquisire colori variamente cangianti, tra cui il verde, il rosso e il marrone. Le ossidiane esposte al museo sono a riguardo straordinariamente variegate.
Ossidiana dell'Armenia Ossidiana della Turchia